venerdì 2 gennaio 2015

"L'UOMO DEI CANI" SUL GIALLO MONDADORI

Salve a tutti.
Non aggiorno questo blog da quasi sei mesi. Un po', lo confesso, me ne sono dimenticato. D'altro canto, però, sono successe parecchie cose, che mi hanno portato via un sacco di tempo.
Per esempio, mi sono trasferito a Roma.
Per esempio, ho cominciato e finito il mio corso da redattore editoriale.
Per esempio, sono in attesa che qualche scuola mi chiami come insegnante di diritto.
Per esempio...
Ci sarebbero tante cose da elencare. Molte, troppe. Quindi che dire?


Dal momento che non scrivo su questo blog da un bel po' di tempo, e dal momento che è appena uscito in tutte le edicole il mio terzo figlioletto Mondadori, quale migliore occasione?
Ve ne parlo un po', ma neanche tanto.
Cominciamo con questa immagine, poco sopra. Lo so, non è granché, ma si tratta del mio secondo imbarazzante esperimento con Photoshop (appena scaricato, 30 giorni di prova. PS Il primo esperimento ve lo risparmio), quindi siate buoni, perché c'è pure un estratto della storia.
Si intitola L'uomo dei cani ed è il racconto con il quale mi sono confermato secondo classificato al Gran Giallo città di Cattolica 2014. Lo trovate, in tutte le edicole, in appendice a Scritto fra gli astri di Jonathan Stagge.
Peraltro, L'uomo dei cani è il mio primo thriller ambientato a Ischia. Ci sono andato apposta, l'anno scorso, a fare un sopralluogo: volevo respirare l'aria dell'isola, camminare per le strade, per i boschi, abbracciare i panorami dall'alto, assaggiare l'anima di quel luogo. Spero, con le poche pagine a disposizione, di aver trasmesso un briciolo del fascino immortale che ispira l'isola.
Spero che il racconto, almeno un po', vi faccia paura.
E spero che alla fine vi faccia strabuzzare gli occhi.
Spero di scriverne ancora molti e di pubblicare ancora tanto, perché di storie da raccontare ne ho un sacco pieno, ma forse quello che manca è il tempo. Ma se non ce lo creiamo, il tempo, non lo avremo mai, il tempo. Lo diceva il Merovingio.
Senza annoiarvi, voglio ringraziare qualcuno. Scrivere è un'attività solitaria, sì, ma è anche un lavoro di gruppo: se alle spalle non avessi le persone che mi seguono e che mi consigliano, forse non pubblicherei nulla. O le cose che pubblicherei sarebbero molto peggio di così.
Ringrazio la mia famiglia, che come sempre legge e corregge tutto ciò che scrivo.
Ringrazio Franco Forte, direttore delle collane da edicola Mondadori.
Ringrazio Maria Michela di Lieto e Massimiliano Giri, che hanno letto in anteprima L'uomo dei cani, dandomi saggi consigli su come migliorarlo.
E ringrazio chi mi ha accompagnato in quella giornata a Ischia, l'anno scorso, e ha assecondato e sorriso ai miei deliri da scrittore.
A volte si sbaglia, è vero.
Ma essere grati a chi ci ha amato significa essere ogni giorno un po' più uomini, e un po' meno bambini.
Grazie a tutti.
Buona lettura e buon 2015.





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